La capitalizzazione degli stablecoin diminuisce nel 2023
Se esaminiamo l’evoluzione della capitalizzazione dei principali stablecoin dall’inizio dell’anno, notiamo che questi ultimi stanno affrontando una marea di partenze da parte degli investitori. Mentre il mercato delle criptovalute aderenti ad altri asset pesava all’inizio di gennaio 2023 138,1 miliardi di dollari, ora rappresenta solo 130,7 miliardi di dollari. Questo corrisponde a 7,6 miliardi di dollari che sono spariti, man mano che gli investitori hanno scambiato i loro stablecoin.
Nell’ultimo mese, Tether (USDT) è riuscito a fare lievi progressi nella sua capitalizzazione (+1,7%), ma non è il caso degli altri stablecoin principali. L’USDC di Circle vede la sua capitalizzazione ridursi del 4% nello stesso periodo, e il BUSD di Binance mostra un market cap in calo di quasi il 15%.
Stiamo quindi assistendo a un notevole esodo di investitori, che segnala un cambiamento nel modo in cui vengono considerati gli asset di questo tipo. E questo è dovuto a un ambiente più complesso rispetto al passato.

Perché gli stablecoin sono snobbati in questo momento?
Man mano che l’ecosistema cripto si è sviluppato, gli stablecoin in circolazione sono cresciuti esponenzialmente. Considerati un rifugio per gli investitori in criptovalute preoccupati per la volatilità, hanno tuttavia perso il loro fascino nell’ultimo anno, a causa di una serie di problemi.
Il punto di partenza è stato il crollo dell’ecosistema Terra (UST) nel 2022, che ha inizialmente beneficiato gli altri stablecoin. Ma da allora, la sfiducia si è diffusa. Nel corso del mese di febbraio di quest’anno, Binance ha subito un duro colpo: l’emittente del BUSD, Paxos, è stato costretto a smettere di creare nuovi token. Il più grande exchange mondiale è quindi stato costretto a prendere le distanze dal suo proprio stablecoin.
Per quanto riguarda Circle, anche i mesi appena trascorsi sono stati difficili. L’USDC ha temporaneamente perso il suo ancoraggio al dollaro a marzo, creando un vento di panico nell’ecosistema. Da allora, l’USDC ha perso molto terreno rispetto all’USDT di Tether, nonostante fosse considerato un serio concorrente del principale stablecoin del momento.
Chi sono quindi i vincitori in tutto questo? Certamente Tether, che anno dopo anno continua a rimanere in cima alla classifica. Ma anche il True USD (TUSD) che ha attirato l’attenzione di Binance. Sarà ancora così nei prossimi mesi? Nessuno lo sa, l’ecosistema degli stablecoin è infatti diventato meno “stabile” rispetto al passato.