La Fondazione EOS ha annunciato il lancio della versione beta di EOS EVM sulla rete principale, un’iniziativa volta a migliorare l’interoperabilità tra gli ecosistemi blockchain di Ethereum ed EOS. EOS EVM emula la macchina virtuale Ethereum (EVM) e permette il dispiegamento di applicazioni decentralizzate (dApps) scritte in Solidity, il linguaggio di programmazione predominante utilizzato dagli sviluppatori web3.
La Fondazione EOS celebra la compatibilità EVM della rete
La Fondazione EOS riconosce che i problemi di scalabilità di Ethereum pongono difficoltà al dispiegamento di dApps su larga scala. Al fine di colmare questa lacuna, il lancio di EOS EVM mira a unire le risorse della comunità Ethereum con le capacità di performance della rete EOS. Yves La Rose, fondatore e CEO della Fondazione EOS, ha sottolineato l’importanza di questo passo per raggiungere un futuro interoperabile, dichiarando:
EOS EVM è un passo importante e rappresenta il nostro impegno verso un futuro multi-chain.
Yves La Rose
La Rose ha anche evidenziato i vantaggi per gli sviluppatori, tra cui l’accesso a costi inferiori e transazioni più veloci offerte dalla rete EOS.
Con la rete Ethereum che si aspetta una maggiore adozione in seguito al recente aggiornamento di Shapella, i progetti hanno dato priorità all’implementazione della compatibilità EVM all’interno delle loro reti. Il 3 aprile, Astar Network ha lanciato smart contract che supportano due macchine virtuali: EVM e la WebAssembly Virtual Machine. Sota Watanabe, fondatore di Astar Network, ha spiegato che ciò permetterebbe la creazione di nuove applicazioni multi-chain all’interno della loro rete.
Inoltre, la versione beta di zkEVM di Polygon, una soluzione di scaling basata su rollup zero-knowledge, è stata pubblicata il 27 marzo. Questa tecnologia replica l’ambiente di esecuzione delle transazioni della rete principale Ethereum, consentendo alle dApps di svilupparsi con prestazioni migliori, secondo Polygon.