Un passo avanti per la regolamentazione delle criptovalute
D’ora in poi, i fornitori di asset virtuali autorizzati saranno in grado di servire gli investitori privati, a condizione che si assicurino che questi ultimi comprendano i rischi associati. Questi cambiamenti sono il risultato di un ampio processo di consultazione che ha coinvolto commenti pubblici sulle raccomandazioni politiche iniziali della SFC. Questa mossa sottolinea l’intenzione strategica di Hong Kong di navigare attraverso il complesso mondo delle criptovalute.
Un approccio prudente: restrizioni e requisiti di capitale
Tuttavia, l’autorizzazione concessa ai fornitori di asset virtuali è accompagnata da un approccio prudente. Una disposizione principale della SFC riguarda le stablecoin, che non saranno ammesse per il trading da parte di privati fino a quando le regolamentazioni proposte per questa classe di asset entreranno in vigore.
Le linee guida della SFC proibiscono anche esplicitamente i “regali” in criptovaluta o airdrops destinati a incentivare i clienti a investire. Inoltre, la regolamentazione richiede che le piattaforme di criptovalute mantengano un capitale minimo di 5 milioni di dollari di Hong Kong (circa 600.000 euro) in ogni momento.
Protezione degli investitori: due diligence rigorosa e revisione dei token
La SFC ha posto una grande responsabilità sugli operatori delle piattaforme per effettuare una due diligence. Tutti i token elencati devono passare attraverso procedure di due diligence rigorose, anche se sono già elencati su un’altra piattaforma. Il processo di registrazione richiederà anche audit di smart contract da parte di valutatori indipendenti.
Misure di protezione dei clienti: segregazione degli asset e compensazione
Oltre a una robusta due diligence, la SFC ha insistito sulle misure di protezione per gli asset virtuali dei clienti. Questi asset dovrebbero essere completamente coperti dal regime di compensazione di ogni piattaforma. Inoltre, il regolatore permetterà alle piattaforme di segregare gli asset dei clienti attraverso una disposizione di escrow o riservando fondi da parte della piattaforma autorizzata.
Con queste linee guida che entreranno in vigore il 1° giugno, Hong Kong è pronta ad accogliere una nuova era nella regolamentazione delle piattaforme di criptovalute, che potrebbe servire da modello per altre giurisdizioni.