Il hacker di Euler Finance restituisce nuovamente dei fondi
L’attacco a Euler Finance si rivela decisamente unico nel suo genere, sia per la sua portata che per gli eventi successivi. Infatti, l’attaccante o gli attaccanti avevano precedentemente annunciato la loro disponibilità a negoziare, prima di restituire circa 100 milioni di dollari lo scorso sabato.
Inoltre, i messaggi on-chain sembravano mostrare una certa impazienza da parte dell’attaccante nel risolvere la situazione e ieri, altri 80 milioni di dollari sono stati restituiti.
Infatti, i 40,7 milioni di DAI distribuiti pochi giorni fa su tre indirizzi diversi sono stati restituiti allo smart contract “Euler Deployer”, e altre tre transazioni di 7.738,05 ETH ciascuna sono state effettuate dagli stessi indirizzi.
Segni di panico?
È difficile mettersi nei panni del hacker per comprendere le sue reali intenzioni, ma gli elementi pubblici a nostra disposizione ci portano a credere che potrebbe essere sopraffatto dagli eventi.
Infatti, l’indirizzo da cui proviene la maggior parte dell’attività dopo l’hack ha avviato due transazioni a se stesso per inviare due messaggi on-chain visibili a tutti. Il primo messaggio presenta delle scuse e indica che i fondi mancanti verranno restituiti rapidamente:
«Il resto dei soldi verrà restituito il più presto possibile. Cerco solo la mia sicurezza, ed è per questo che c’è il ritardo. Mi scuso per qualsiasi malinteso. Grazie per aver letto il mio prossimo messaggio.»
Un minuto dopo, è stato inviato il seguente messaggio, con il hacker che si identifica con il nome di Jacob:
«Sono Jacob. Non penso che quello che dico mi aiuterà in alcun modo, ma voglio comunque dirlo. Ho fatto un casino. Non volevo, ma ho giocato con i soldi degli altri, i lavori degli altri, la vita degli altri. Ho fatto davvero un casino. Mi dispiace. […]»
Come per il primo ritorno dei fondi nel fine settimana, Euler Labs non aveva ancora fatto una comunicazione pubblica su Twitter al momento della stesura di questo articolo.