Due fonti anonime hanno rivelato a Reuters che la Signature Bank sarà messa all’asta dalla Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) e che il potenziale acquirente sarà obbligato a cessare tutte le attività legate alle criptovalute. Se queste informazioni sono vere, ciò confermerebbe i sospetti che la FDIC abbia preso provvedimenti contro Signature Bank a causa del suo coinvolgimento nell’industria delle criptovalute. La FDIC ha anche chiuso recentemente la Silicon Valley Bank.
Barney Frank, eminente membro del Congresso e ex collaboratore al Dodd-Frank Act, ha affermato che la decisione di chiudere Signature Bank era un avvertimento all’industria delle criptovalute. Il Dipartimento dei servizi finanziari dello Stato di New York ha negato questa affermazione, spiegando che la decisione di porre la banca in amministrazione controllata era dovuta alla sua attuale situazione e alla sua capacità di svolgere attività in modo sicuro e sano.
I soggetti interessati a presentare un’offerta per la banca dovranno disporre di licenze bancarie esistenti per poter esaminare i dati finanziari della banca prima di presentare un’offerta. La FDIC accetterà le offerte per Signature Bank e Silicon Valley Bank fino a domani. In caso di mancata vendita, la FDIC esaminerà le offerte per singole parti delle banche.
Signature Bank era quotata al Nasdaq con il simbolo SBNY nel 2004, e all’inizio del 2022, il suo prezzo aveva raggiunto un massimo storico di 365,71 dollari per azione. La banca offriva anche una rete di regolamento istantaneo per i pagamenti digitali, Signet, che competeva con un servizio simile presso la Silvergate Bank. Al momento della sospensione degli scambi su SBNY da parte del Nasdaq il 10 marzo, le azioni venivano scambiate a 70 dollari.