Revolut offrirà ora lo staking ai suoi clienti
Dal 2020, gli utenti di Revolut possiedono ora le criptovalute in cui investono. Ma finora non potevano fare staking. Presto sarà possibile, secondo le informazioni di AltFi. La neo banca sta infatti preparando il lancio dei suoi servizi di staking questa settimana, dopo un discreto “soft launch”.
Lo scorso primavera, Nik Storonsky, CEO di Revolut, aveva confermato che lo staking era tra gli obiettivi della banca, insieme alla creazione di wallet decentralizzati e offerte di prestito. Quindi adesso sarebbe fatta per lo staking, che consentirà ai clienti di giocare le loro criptovalute per ricevere ricompense in cambio.
Questo servizio sarà disponibile per i clienti situati nella zona economica europea e nel Regno Unito. Ricordiamo che lo scorso estate, Revolut ha ottenuto il via libera dalla Cyprus Securities and Exchange Commission (CySEC) per rafforzare i suoi servizi legati alle criptovalute in Europa. Al momento, Revolut non ha comunicato ufficialmente l’arrivo dello staking, ma ci si aspetta un comunicato durante questa settimana, secondo AltFi.
Revolut non conosce la crisi
La neo banca Revolut, che si è distinta per il suo approccio innovativo ai servizi bancari tradizionali, non sembra particolarmente scossa dal mercato ribassista e dall’anno incerto delle criptovalute del 2022. Ha effettuato assunzioni durante l’estate dell’anno scorso e annuncia regolarmente nuove ondate di utenti.
Tuttavia, la neo banca sembra aver cambiato un po’ la sua strategia in materia di criptovalute. Sebbene la sua futura criptovaluta (RevCoin) sembrasse sostenere una parte del suo futuro nella rete Web3, l’ha discretamente esclusa. A fine gennaio, un portavoce di Revolut ha spiegato che la banca sta valutando “il momento migliore per lanciare RevCoin”. La criptovaluta non ha quindi più una data prevista di uscita, una conseguenza indiretta del crollo di FTX.
Comunque, l’arrivo delle attività di staking rappresenta una grande evoluzione per la neo banca, confermando così la sua ambizione di diventare una “superapp” che raggruppa una vasta gamma di servizi finanziari.