A partire dall’8 maggio, l’exchange di criptovalute Bybit richiederà a tutti i suoi utenti di effettuare una verifica dell’identità KYC per accedere ai suoi prodotti e servizi. Gli utenti che non avranno completato tale verifica potranno soltanto chiudere posizioni o ordini aperti, restituire prestiti o prelevare fondi. Le nuove attività di trading saranno limitate.
Il KYC obbligatorio su ByBit a partire dall’8 maggio
Bybit spiega la propria decisione con la necessità di sicurezza e conformità, la prevenzione di attività illecite e la fornitura di servizi migliorati e pratici in caso di perdita delle informazioni di accesso.
Bybit assicura che le informazioni personali saranno crittografate e protette per motivi di riservatezza e sicurezza e che verranno utilizzate esclusivamente allo scopo di verificare l’identità degli utenti.
Prima dell’annuncio, gli utenti non-KYC avevano un limite di prelievo giornaliero di 20.000 USDT e un limite di prelievo mensile di 100.000 USDT. Gli utenti di Bybit che avranno completato il livello 1 del KYC avranno un limite di prelievo compreso tra 1 milione di USDT e 12 milioni di USDT, a seconda del loro status VIP.
All’inizio del mese, la società è stata segnalata dall’Agenzia dei servizi finanziari del Giappone per aver presumibilmente svolto attività nel paese senza una registrazione adeguata.
La decisione di Bybit di introdurre requisiti obbligatori di conoscenza del cliente (KYC) rientra nella tendenza di una maggiore supervisione normativa nel settore delle criptovalute.