Coinbase, una delle principali piattaforme di scambio di criptovalute, ha presentato una causa presso un tribunale federale statunitense per costringere la Securities and Exchange Commission (SEC) a fornire una risposta chiara alla sua petizione riguardante la regolamentazione. La petizione, pendente dal luglio, mira a stabilire linee guida regolamentari ben definite per l’industria delle criptovalute negli Stati Uniti.
Nel suo comunicato, la piattaforma afferma di aver chiesto alla SEC di rispondere a 50 domande specifiche riguardanti il trattamento regolamentare degli asset digitali. Queste domande coprono vari argomenti, tra cui il modo in cui la SEC classifica i token come titoli. Paul Grewal, direttore legale di Coinbase, ha dichiarato che la legge sulla procedura amministrativa obbliga la SEC a rispondere alla petizione della piattaforma entro un periodo di tempo ragionevole.
Dopo più di nove mesi senza risposta, Coinbase adotta un approccio più deciso per ottenere una risposta. Paul Grewal sospetta che la SEC abbia già deciso di respingere la petizione, ma non abbia ancora informato il pubblico. L’azione legale di Coinbase mira a spingere il tribunale a richiedere alla SEC di condividere la sua decisione.
Grewal ha sottolineato l’importanza della trasparenza in questo ambito, soprattutto perché Coinbase ha ricevuto una Wells Notice il 22 marzo, che indica possibili azioni di esecuzione nei confronti della piattaforma. Ha dichiarato: “Coinbase e altre aziende di criptovalute si trovano di fronte a potenziali azioni di esecuzione regolamentare da parte della SEC, anche se non siamo stati informati su come la SEC ritiene che la legge si applichi alla nostra attività“.
Azioni recenti della SEC e crescente opposizione
Negli ultimi mesi, la SEC ha intrapreso azioni contro altre entità legate alle criptovalute. Kraken ha raggiunto un accordo con la SEC il 9 febbraio per “non aver registrato l’offerta e la vendita del suo programma di staking-as-a-service di asset cripto”. La piattaforma ha accettato di cessare le attività per i clienti statunitensi e ha pagato una multa di 30 milioni di dollari. Hester Peirce, commissaria della SEC, ha criticato la condotta dell’agenzia, definendola “né efficace né equa in termini di regolamentazione”.
Il 12 febbraio, la SEC e il Dipartimento dei servizi finanziari di New York hanno ordinato a Paxos, l’emittente della stablecoin ancorata al dollaro statunitense Binance USD (BUSD), di cessare l’emissione e la distribuzione del token. Inoltre, la senatrice democratica del Massachusetts, Elizabeth Warren, ha annunciato la formazione di un'”armata anti-cripto” nel contesto della sua campagna per la rielezione al Senato il 31 marzo.
Coinbase esplora l’espansione internazionale
Di fronte all’aumento dell’opposizione all’industria delle criptovalute negli Stati Uniti, Coinbase cerca di espandere le sue attività all’estero. Il 19 aprile, la piattaforma ha ottenuto una licenza per operare alle Bermuda e prevede di lanciare uno scambio di prodotti derivati sul posto già questa settimana.
Essendo l’unica piattaforma di scambio di criptovalute quotata in borsa negli Stati Uniti, gli analisti seguiranno da vicino il prossimo rapporto sugli utili di Coinbase il 4 maggio per valutare la situazione del settore delle criptovalute nel paese.