Safemoon perde una pool di liquidità
Safemoon, un protocollo di finanza decentralizzata (DeFi), ha subito un hack per un valore di 8,9 milioni di dollari sulla sua pool di liquidità SFM/BNB. John Karony, CEO di Safemoon, ha commentato la situazione su Twitter per chiarire la situazione.
Secondo lui, solo questa pool di liquidità è stata interessata e i token degli utenti sono al sicuro:
“Abbiamo individuato l’exploit sospetto, corretto la vulnerabilità e ingaggiato un consulente forense per determinare la natura precisa e l’estensione dell’exploit. Gli utenti possono stare tranquilli che i loro token sono al sicuro. Grazie alla flessibilità della nostra tecnologia, siamo convinti di poter risolvere questo problema. Voglio assicurarvi che le altre pool di LP sul DEX non sono state interessate, e lo stesso vale per i nostri prossimi aggiornamenti e versioni. Voglio anche assicurare che il portafoglio SafeMoon, protetto da Orbital Shield, è un luogo sicuro per conservare la vostra criptovaluta.”
Notiamo inoltre che l’attaccante ha trasmesso un messaggio on-chain alle squadre di Safemoon, dicendo che era pronto a restituire i fondi:
« Rilassati, abbiamo accidentalmente attaccato voi, vorremmo restituirvi i fondi, stabilire un canale di comunicazione sicuro, parliamone. »
In ogni caso, al momento della scrittura di queste righe, Safemoon non ha ancora pubblicato un aggiornamento su questa vicenda. Il prezzo del token SFM è diminuito del 20% a seguito dell’hack, ma si è quasi completamente ripreso. Tuttavia, rimane ancora in calo del 97,2% rispetto al suo prezzo massimo storico (ATH) raggiunto all’inizio del mese di gennaio 2022.
È interessante notare che lo scorso anno il prezzo del token SFM ha subito una colossale diminuzione, definita come “rug pull”, e le squadre di Safemoon, così come i promotori del progetto (tra cui Jake Paul e Soulja Boy), sono stati oggetto di una richiesta di processo da parte di 3 querelanti.