L’FBI in difficoltà con il computer di Sam Bankman-Fried
Sono già state estratte più di 6 milioni di pagine di documenti dal computer personale di Sam Bankman-Fried dall’FBI, eppure, nonostante questo numero sia enorme, il duro lavoro degli agenti sembra essere ancora lontano dalla fine.
Nicholas Roos, il procuratore aggiunto del Dipartimento di Giustizia americano (DOJ), ha dichiarato che il dispositivo dell’ex CEO di FTX trabocca di dati, al punto che l’FBI sta avendo difficoltà a compilarli tutti. Pertanto, il contenuto del computer in questione è stato virtualmente partizionato per essere esaminato a fondo.
L’enorme quantità di dati sarebbe tale che il Dipartimento di Giustizia non avrebbe ancora potuto iniziare la sua esaminazione per determinare quali dati possono essere utilizzati o meno nel caso che oppone Sam Bankman-Fried alla giustizia americana.
Mark Cohen, l’avvocato di Sam Bankman-Fried, ha espresso la sua preoccupazione riguardo all’uso che i pubblici ministeri potrebbero fare di questi dati, facendo semplicemente riferimento a “un testimone collaboratore che potrebbe testimoniare nel processo”.
Ieri, SBF è comparso in tribunale giovedì 30 novembre per le ultime accuse a cui deve far fronte, tra cui la corruzione di funzionari del governo cinese o i molteplici doni politici che ha fatto. Ha quindi dichiarato di non colpevole per queste accuse, così come per le precedenti.
Inoltre, l’avvocato di Sam Bankman-Fried ha fatto sapere che si opporrà da ora in poi al diritto del governo di intentare nuove azioni legali contro il suo cliente. Tuttavia, se venisse ritenuto colpevole delle accuse a cui è già stato confrontato, SBF potrebbe essere condannato a oltre cento anni di prigione.
Continuano ad essere recuperati fondi per i clienti danneggiati di FTX
L’exchange di criptovalute OKX si è impegnato a restituire 157 milioni di dollari bloccati sulla sua piattaforma, un importo derivante da una lunga analisi di questo attore che ha cercato di determinare se ospitasse o meno fondi appartenenti a FTX.
In questo modo, sono stati trovati presso OKX diversi conti appartenenti a FTX, tra cui uno appartenente a David Ratiney, ex dipendente dell’azienda.
Questa notizia segue il recente accordo concluso tra il team ora responsabile di FTX e la società Modulo Capital, precedentemente finanziata da Sam Bankman-Fried, che ha accettato di restituire 460 milioni di dollari. Una cifra che si aggiungerà alle somme raccolte da FTX per rimborsare i clienti danneggiati della piattaforma.
D’altra parte, Sam Bankman-Fried, che pochi mesi fa aveva assicurato di fare tutto il possibile per il bene dei clienti di FTX, ha recentemente chiesto personalmente al tribunale di rimborsare le spese legali con i fondi di FTX, destinati invece agli stessi clienti danneggiati.