Sam Altman di OpenAI e Worldcoin, parla del potenziale rivoluzionario di Bitcoin per la trasparenza finanziaria e esprime le sue preoccupazioni riguardo le CBDC (valute digitali emesse da banche centrali).
L’idea di una valuta globale, non controllata da alcuna giurisdizione governativa, non è solo affascinante, ma rappresenta una progressione “estremamente logica” nel mondo tecnologico. È questo il pensiero di Sam Altman, CEO di OpenAI. Durante la sua recente partecipazione al podcast The Joe Rogan Experience, Altman ha delineato la sua visione del Bitcoin come il prossimo passo nell’evoluzione tecnologica, sottolineando il suo potenziale nel ridurre la corruzione nelle transazioni finanziarie.
La natura decentralizzata del Bitcoin implica che i pagamenti non vengono effettuati con denaro fisico, ma digitalmente.
In un mondo dove i pagamenti… non sono più gestiti come sacchi di denaro ma avvengono in qualche modo digitalmente, e dove qualcuno, anche utilizzando Bitcoin, può tracciare questi flussi… credo che sia qualcosa che riduca la corruzione.
Sam Altman
Il costante supporto di Altman per Bitcoin evidenzia la sua fiducia. Un post sul blog vecchio di 10 anni rivela la sua convinzione che un mondo dominato da Bitcoin introdurrebbe una trasparenza finanziaria senza precedenti.
Preoccupazioni Riguardo le CBDC e il Controllo Governativo
Nonostante Altman e il conduttore del podcast, Joe Rogan, condividano una visione ottimistica del Bitcoin, le loro preoccupazioni sono focalizzate altrove – sulle valute digitali emesse dalle banche centrali (CBDC). Rogan riflette le paure diffuse tra molti nella comunità cripto, esprimendo preoccupazione che le CBDC possano trasformarsi in strumenti per un rafforzato controllo governativo, specialmente quando sono collegati a sistemi come un punteggio di credito sociale. Ha affermato: “La spinta verso questo non è per il bene della società, è per il controllo”.
Le preoccupazioni di Altman riflettono quelle di Rogan, ma sono concentrate sulle recenti mosse del governo americano. Il fondatore di Worldcoin ha sottolineato la sua delusione per quella che percepisce come la “guerra alla cripto” del governo, originata dal desiderio di esercitare un controllo sull’industria emergente. Altman ha lamentato: “È la cosa che mi rende molto triste per il paese”.