DCG ha recentemente ricevuto un divieto giudiziario di vendere o ridurre la sua partecipazione in Genesis fino al termine della procedura di fallimento.
- Un giudice ha vietato a Digital Currency Group (DCG) di vendere o ridurre la sua partecipazione in Genesis.
- Questa decisione mira a preservare le sostanziali perdite d’esercizio nette (NOL) di Genesis.
- Genesis ha dichiarato di avere accumulato più di 700 milioni di dollari in NOL, costituendo un vantaggio fiscale significativo per l’azienda in fallimento.
DGC Proibito di Ridurre la Partecipazione in Genesis
Un giudice ha stabilito che Digital Currency Group (DCG) non può apportare cambiamenti di proprietà in Genesis fino alla conclusione del suo processo di fallimento. Questa decisione mantiene Genesis protetto all’interno del gruppo fiscale consolidato di DCG, offrendo alcuni vantaggi a questo prestatore istituzionale in bancarotta.
Genesis, che ha presentato una richiesta di fallimento a novembre, sostiene che la partecipazione di DCG in Genesis debba rimanere superiore all’80% per “proteggere il potenziale valore del suo interesse nelle perdite d’esercizio nette [NOL] cumulabili del gruppo DCG”.
Genesis ha accumulato più di 700 milioni di dollari in NOL nel corso della sua attività. Queste perdite d’esercizio nette sono significative in quanto possono essere utilizzate per ridurre le tasse sui futuri profitti aziendali.
Se la proprietà di Genesis dovesse cambiare, questi vantaggi potrebbero non essere più applicabili.
Il Collasso di Genesis: Una Rievocazione
Genesis ha dichiarato fallimento a gennaio dopo aver sospeso i prelievi dei clienti a seguito del crollo di FTX.
Da allora, Genesis è stata coinvolta in diversi conflitti con Gemini, un’altra azienda nel settore delle criptovalute. Queste dispute riguardano il programma Earn di Gemini. Genesis e Gemini avevano collaborato su questo programma, che mirava a offrire ai clienti di Gemini un rendimento sui fondi depositati.
A causa dei problemi finanziari di Genesis, il programma Earn è stato sospeso a novembre. Gemini, dal canto suo, ha intrapreso azioni legali per recuperare circa 1,1 miliardi di dollari. Questa somma rappresenta i fondi di circa 230.000 clienti che avevano investito nel programma Earn.
Infine, Digital Currency Group (DCG), Genesis e Gemini, così come Barry Silbert, CEO di DCG, sono coinvolti in un processo intentato da Letitia James, procuratrice generale di New York. Sono accusati di aver partecipato a uno “schema fraudolento” in relazione al prodotto Earn.