Quasi 10 anni dopo il crollo dello scambio di Bitcoin Mt. Gox, alcuni creditori iniziano finalmente a vedere il ritorno dei loro fondi, con pagamenti iniziati tramite PayPal.
Mt. Gox avvia i primi rimborsi:
- Mt. Gox, un tempo piattaforma dominante di scambio di bitcoin, ha iniziato a rimborsare i suoi creditori.
- I pagamenti vengono effettuati tramite PayPal in yen giapponesi.
- Questo processo di rimborso potrebbe continuare fino al 2024.
L’inizio dei rimborsi per Mt. Gox
Mt. Gox, primo leader negli scambi di Bitcoin, ha recentemente iniziato il processo di rimborso per alcuni dei suoi creditori.
Di recente, molti utenti, che si identificano come creditori di Mt. Gox, hanno condiviso su Reddit e Telegram di aver ricevuto i loro pagamenti tramite PayPal. Questi pagamenti, effettuati in yen giapponesi, segnano un passo significativo nella lunga saga della piattaforma, che ha subito una caduta drammatica nel 2014.
“Ho appena ricevuto il mio primo pagamento tramite Paypal!! Ero convinto fosse un tentativo di phishing sulla mia email, ma no, è denaro legittimo in JPY“
ha dichiarato un utente su Reddit
Questi primi rimborsi seguono l’annuncio del mese scorso fatto dal fiduciario della riabilitazione dello scambio, indicando che i rimborsi in contanti avrebbero avuto inizio a breve.
Un ritorno sull’effondremento di Mt. Gox
Avviato nel 2010, Mt. Gox è rapidamente salito ai vertici per diventare la più grande piattaforma di scambio di bitcoin nel 2013. In quel periodo, la piattaforma gestiva oltre il 71% di tutti gli scambi di bitcoin a livello mondiale.
Tuttavia, nel 2014, l’azienda ha sospeso le operazioni, ha interrotto tutti i prelievi e ha infine dichiarato fallimento dopo aver perso oltre 800,000 bitcoins. La recente iniziativa di rimborso, benché positiva, è probabile che prosegua fino al 2024, data la grande quantità di creditori coinvolti nel processo di riabilitazione.