Silicon Valley Bank, l’inizio di un lungo effetto domino?
Uno studio recente condotto da 4 accademici americani avverte della criticità di almeno 186 banche che si piegherebbero sotto un bank run dei loro clienti. Un bank run, che possiamo tradurre come una corsa ai depositi, si definisce come un movimento di panico generale che porta i clienti di una banca a ritirare tutti i loro fondi contemporaneamente.
Una prova che tutte le banche temono, dato che i soldi dei loro clienti sono per lo più investiti. È proprio questo movimento di panico tanto temuto che ha portato alla rovina la Silicon Valley Bank, la Silvergate Bank e la Signature Bank.
Studiando il modello di funzionamento delle banche americane, gli accademici rilevano che almeno 186 banche (i nomi delle istituzioni interessate non sono citati) presentano falle simili alla Silicon Valley Bank. Non meno di 300 miliardi di dollari sarebbero quindi in pericolo:
« Anche se solo metà dei depositanti non assicurati decidessero di ritirarsi, circa 190 banche sarebbero esposte a un rischio potenziale di perdita di valore per i depositanti assicurati, con potenzialmente 300 miliardi di dollari di depositi assicurati in pericolo. »
Con “non assicurato”, lo studio si riferisce alla protezione concessa dalla Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC), un’agenzia indipendente del governo degli Stati Uniti incaricata di garantire i depositi bancari fino a 250.000 dollari.
Inoltre, sottolineiamo che un bank run si verifica quando i clienti perdono fiducia nella loro banca, spesso a seguito di rivelazioni sulla gestione del loro capitale. È ciò che è accaduto con la Silicon Valley Bank, i cui titoli si sono fortemente svalutati rispetto al loro valore iniziale. Ciò è dovuto, tra l’altro, agli aumenti dei tassi di interesse decisi dalla FED:
« Nel corso della campagna di rapido aumento dei tassi di interesse condotta dalla Federal Reserve, gli economisti hanno valutato le diverse banche americane. Hanno valutato i libri degli attivi e le perdite di valore di mercato. Gli attivi, come i titoli del Tesoro e i mutui, possono perdere valore. Ciò avviene quando nuove obbligazioni offrono tassi più elevati. »
Precisiamo tuttavia, come lo stesso studio menziona, che non tiene conto di una possibile strategia di copertura in caso di variazione dei tassi di interesse. Tuttavia, resta da vedere quante banche riuscirebbero a tenere la testa fuori dall’acqua se i loro clienti decidessero di ritirare i loro fondi contemporaneamente, negli Stati Uniti come altrove.
In ogni caso, mentre la FED ha recentemente stampato 300 miliardi di dollari per salvare il sistema bancario, il presidente Joe Biden ha assicurato che i contribuenti sono al sicuro.