Durante un recente incontro con il regolatore statunitense, Fidelity ha discusso del suo ETF Bitcoin Spot, presentando un dossier intitolato “Bitcoin ETF Workflows”.
- Fidelity ha incontrato la SEC per discutere del suo ETF Bitcoin spot.
- Nel dossier, Fidelity ha proposto un modello “In-Kind” per migliorare l’efficienza del mercato.
- Il mercato anticipa una possibile approvazione degli ETF Bitcoin spot da parte della SEC.
Fidelity: Un Passo Avanti Verso l’ETF Bitcoin Spot
Fidelity, colosso della gestione patrimoniale, ha recentemente avuto un incontro cruciale con la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense il 7 dicembre. L’argomento dell’incontro: discutere del suo progetto di ETF Bitcoin spot. Ricordiamo che Fidelity ha presentato una prima richiesta di ETF Bitcoin alla fine di giugno 2023, seguita da una richiesta per un ETF Spot ETH all’inizio di dicembre.
In questo incontro, Fidelity ha presentato un dossier intitolato “Bitcoin ETF Workflows“. Il dossier evidenziava modelli di creazione e riscatto “In-Kind” (in natura).
Secondo Fidelity, questo sistema permetterebbe una migliore efficienza in termini di arbitraggio e copertura (hedging), grazie alle “creazioni fisiche”.
Le società di mercato che funzionano come agenzie di compensazione potrebbero così facilitare un arbitraggio efficace, cruciale per migliorare l’efficienza del trading e la determinazione dei prezzi sul mercato secondario.
“L’arbitraggio e la copertura sono più efficaci con le creazioni fisiche” […] “Permettere la creazione e il riscatto fisici è fondamentale per migliorare l’efficienza delle transazioni e i prezzi sul mercato secondario per tutti i partecipanti.”
ha dichiarato Fidelity
Impatto sul Mercato e Considerazioni Regolamentari
Questo incontro si inserisce in un contesto in cui il prezzo del Bitcoin ha registrato un significativo aumento, influenzato dalle aspettative del mercato riguardo una possibile approvazione di questi fondi da parte della SEC. La focalizzazione sugli aspetti tecnici dei fondi proposti e i numerosi emendamenti suggeriscono un attento esame da parte dei regolatori e dei gestori di patrimoni.
Secondo alcuni esperti, le approvazioni regolamentari potrebbero inizialmente limitare le creazioni a transazioni in contanti. Inoltre, è stata sottolineata una divulgazione importante: “le entità di intermediazione registrate non dovrebbero interagire direttamente con la criptovaluta in nessuno dei flussi di lavoro”, evidenziando così una preoccupazione principale della SEC.
Ad oggi, nessun ETF cripto al contante è stato approvato dalla SEC.