Il gigante americano Coinbase continua la sua strategia di espansione nel cuore dell’industria della blockchain e delle criptovalute. Attraverso un articolo sul suo blog, Coinbase annuncia il lancio del suo prodotto intitolato “Wallet as a service”.
Nel mondo della blockchain, il principio dell’autoconservazione dei propri asset implica una grande responsabilità per l’utente finale. Tuttavia, obbligando quest’ultimo a conservare con cura la propria chiave privata, pena la perdita dei propri asset, la democratizzazione del settore viene grandemente rallentata.
Di conseguenza, la sicurezza degli asset rappresenta una priorità per gli sviluppatori. Tuttavia, come dimostra l’integrazione dell’Account Abstraction su Ethereum, sembra delinearsi un nuovo paradigma in cui l’utente non sarà più completamente responsabile delle proprie criptovalute o NFT.
In tal senso, Coinbase intende offrire ai suoi clienti l’opportunità di sviluppare il loro progetto web3 senza dover integrare portafogli esterni nella propria applicazione.
1/ Today we introduce Wallet as a Service, making it easier for any company or brand to seamlessly onboard their users to web3 🛠️⛓️
— Coinbase (@coinbase) March 8, 2023
...even if they have never used cryptocurrency before. pic.twitter.com/5IKUJHpQlS
Coinbase presenta il suo Wallet as a service
Lo sviluppo del web3 si concentra sull’utente, consentendogli di partecipare attivamente alla vita del progetto. Pertanto, l’utente potrebbe acquisire NFT in caso di gioco o criptovalute in caso di piattaforma di finanza decentralizzata.
Tuttavia, Coinbase ritiene che l’attuale complessità dei portafogli web3 non consenta di realizzare pienamente questa ambizione. Secondo l’azienda, la necessità di affidarsi a portafogli esterni è una delle barriere all’ingresso più forti del settore.
Per risolvere questo problema, Coinbase presenta il suo nuovo prodotto: Wallet as a Service (WaaS). In pratica, un WaaS è un insieme evoluto e sicuro di API di infrastruttura di portafogli. I developer potranno facilmente utilizzarlo per creare e distribuire portafogli completamente personalizzabili per i loro utenti finali.
Questo servizio dovrebbe consentire alle aziende di integrare facilmente wallet nei loro progetti web3. Ora, grazie al Wallet as a Service, gli utenti potranno ottenere asset digitali senza dover proteggere una chiave privata o ricordare una frase di recupero.
La tecnologia MPC al centro di questo nuovo servizio
La semplificazione del processo per l’utente finale è possibile grazie all’utilizzo della tecnologia del calcolo multipartito sicuro (MPC). In pratica, si tratta di un modello di gestione delle chiavi private senza punto di rottura unico poiché la chiave privata dell’utente è ora divisa in più parti e distribuita in diversi luoghi.
Nel caso dello sviluppo del Wallet as a Service, le chiavi private saranno divise e condivise tra l’utente finale e Coinbase per evitare la perdita degli asset in caso di compromissione del portafoglio. Tuttavia, lo stoccaggio di una parte delle chiavi private sui server di Coinbase sarà necessariamente soggetto a una grande attenzione poiché potrebbero essere un obiettivo privilegiato per gli hacker.
Infine, secondo Patrick McGregor, responsabile del prodotto web3 presso Coinbase, “la progettazione dei portafogli MPC significa che sono anche nativamente interoperabili, offrono commissioni di transazione più basse, garantiscono maggiore privacy all’utente, evitano i rischi legati ai contratti intelligenti e sono interoperabili con gli standard dell’ecosistema”.
Un servizio già apprezzato
Grazie al Wallet as a Service, alcune aziende come Floor, Moonray, Thirdweb e Tokenproof hanno già adottato questo servizio. Inoltre, la necessità di rendere la blockchain meno visibile agli utenti è una ragione comune per giustificare l’utilizzo del WaaS.
Come afferma Alfonso Olvera, CEO di Tokenproof, è entusiasta dell’idea che “le persone non dovranno più sapere come funziona la blockchain per interagire con i marchi che amano. È un grande passo avanti per rendere lo spazio più accessibile e accessibile”.