Il hard fork Shanghai di Ethereum, chiamato anche Shapella (combinazione di Shanghai e Capella, la seconda parte del fork), è stato realizzato con successo, segnando una tappa importante nella transizione della piattaforma verso una rete completamente Proof of Stake (PoS). L’aggiornamento consente agli utenti che hanno messo in staking i loro ETH per proteggere e convalidare le transazioni sulla blockchain di prelevare i loro fondi.
L’aggiornamento di Shanghai è stato innescato alle 00:27 e completato intorno alle 00:42 di questa notte, ora di Parigi. Circa mezz’ora dopo, quasi 285 prelievi dell’epoca 194.408 erano stati elaborati, per un totale di circa 5.413 ETH o 10 milioni di dollari.
Sebbene lo sblocco degli ETH in staking potesse preoccupare alcuni speculatori, il prezzo dell’Ether è al momento in aumento, con un incremento del 5% dall’hard fork. Infatti, Ethereum si sta avvicinando rapidamente ai $2.000 al momento della stesura di questo articolo.
Gli ETH in staking e le ricompense finalmente sbloccate
Fino all’aggiornamento Shanghai, gli utenti che avevano messo in staking dei Ether nel nuovo sistema PoS non potevano prelevare i loro fondi né scambiare le ricompense accumulate, due funzionalità cruciali del nuovo paradigma. La transizione di Ethereum dal meccanismo di consenso originale di prova di lavoro (PoW), lo stesso utilizzato da Bitcoin, al PoS ha ridotto notevolmente il suo consumo energetico del 99%, rendendo la rete più sicura e consentendo una maggiore decentralizzazione.
Durante un evento in diretta, il co-fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, ha dichiarato che “le parti più difficili e più rapide della transizione del protocollo Ethereum sono essenzialmente terminate”, il scaling, ovvero rendere le transazioni più veloci e meno costose, è la prossima grande sfida per la blockchain.
Il meccanismo di consenso PoS ha introdotto una nuova categoria di validatori per mantenere la blockchain Ethereum in funzione. I validatori sono tenuti a mettere in staking almeno 32 ETH in un contratto intelligente, dove i fondi sono bloccati. Più un validatore mette in staking ETH, più è probabile che gli venga affidata la proposizione di un blocco di transazioni di dati da confermare sulla blockchain. Quando un blocco proposto da un validatore viene approvato da altri validatori, riceve una ricompensa aggiuntiva.
Per coloro che non hanno 32 ETH completi da mettere in staking, i fornitori di “liquid staking” offrono un’alternativa, consentendo agli utenti di partecipare al processo di staking con qualsiasi importo di ETH. Questi fornitori terzi mettono in staking gli ETH sulla rete e gestiscono il validatore per conto di tutti i loro clienti.
Lido, il più grande protocollo di liquid staking, controlla circa il 23% di tutti gli ETH in staking (oltre 18 milioni di token). Coinbase, Kraken e Binance, alcune delle più grandi piattaforme di scambio di criptovalute al mondo, insieme controllano il 22% degli ETH in staking.
L’aggiornamento Shanghai segna una tappa fondamentale nella transizione di Ethereum verso una rete PoS completa; ora che è possibile prelevare i token in staking, la piattaforma si prepara ad affrontare nuove sfide, come l’aumento della sua scalabilità.