Il layer 0 garantisce il corretto funzionamento di blockchain come Bitcoin ed Ethereum. Si tratta infatti di una base per lo sviluppo efficiente delle blockchain.
Layer 0 significato - Che cos'è Layer 0?
Un layer 0
La parola “Layer” in italiano significa “Strato” e un layer 0 è in realtà un primo strato di una struttura che è composta da molti elementi e che permette a una rete di funzionare correttamente e in modo decentralizzato. È importante sapere che questo primo livello è comune a ogni blockchain ed è molto importante, perché servirà da base per i livelli successivi.
In uno strato 0 ci sono :
- La rete Internet
- I nodi necessari per elaborare le transazioni, ossia per verificarle e convalidarle.
- I server che consentono ai vari nodi della blockchain di funzionare.
- Nodi validatori di blocchi (in PoS) e minatori (in PoW)
- Protocolli diversi
Tutti questi elementi sono comuni a tutte le blockchain e garantiscono che le blockchain funzionino correttamente, ma anche che possano continuare a svilupparsi su basi solide.
Va notato che ogni layer 0 è costruito per fornire la propria implementazione. I Layer 0 sono dotati di toolkit per sviluppare applicazioni o SDK che vengono utilizzati dagli sviluppatori per lanciare la propria blockchain.
Queste blockchain sono chiamate “Layer 1” e va notato che un layer 1 si sviluppa a partire da un layer 0 ma opera in modo indipendente da esso.
Le seguenti blockchain sono di layer 0 :
- Polkadot (DOT)
- Cosmos Hub (ATOM)
- Avalanche (AVAX)
Layer 1 e layer 2
Blockchain di layer 1 o di strato 1:
Una blockchain di layer 1 è una blockchain indipendente che generalmente non ha bisogno di altre blockchain per funzionare. Bitcoin, ad esempio, è un Layer 1 autosufficiente.
Tuttavia, a volte i Layer 1 si affidano ai Layer 0 per la loro sicurezza, come i parachain di Polkadot.
Ecco alcune delle blockchain di layer 1 più conosciute:
- Bitcoin (BTC)
- Ethereum (ETH)
- BNB Chain (BNB)
- Solana (SOL)
- Polygon (MATIC)
Ad esempio, un layer 1 consente agli utenti di utilizzare le applicazioni, ma anche di eseguire transazioni.
Layer 2 o blockchain in cima:
Una blockchain di layer 2 è una blockchain che si appoggia a un’altra blockchain per la sua sicurezza.
Ad esempio, Layer 2 Arbitrum e Optimism sono sovrapposizioni della blockchain di Ethereum, aggiungono valore a Ethereum consentendogli di eseguire un maggior numero di transazioni e si affidano a Ethereum per la sicurezza.
L’obiettivo di una blockchain di layer 2 è fornire funzionalità aggiuntive che mancano nel layer 1. In un certo senso, migliorano la blockchain da cui provengono in termini di interoperabilità, sicurezza o scalabilità.
Elenco delle blockchain di layer 2 più conosciute:
- Arbitrum
- StarkNet
- Optimism (OP)
- Immutable X (IMX)
Questi diversi strati possono essere rappresentati come una piramide, con lo strato 0 alla base e così via.
Il livello 0 è quindi il più importante e senza di esso i livelli successivi non possono funzionare. D’altra parte, il livello 0 può funzionare senza i livelli superiori.
Questo sistema piramidale offre la possibilità di costruire diversi strati 1 su un singolo strato 0.
I Layer 0 possono essere utilizzati per risolvere vari problemi, come ad esempio
- Scalabilità
- Sicurezza
- Interoperabilità
- Componibilità
Ad esempio, gli ecosistemi Cosmos e Polkadot forniscono soluzioni relative all’interoperabilità tra diverse blockchain. Anche i progetti LayerZero e Axelar cercano di migliorare l’interoperabilità, ma si concentrano principalmente sulla compossibilità, con diversi vantaggi e svantaggi in termini di sicurezza.
Questi problemi sono emersi con lo sviluppo degli ecosistemi delle criptovalute e delle applicazioni decentralizzate (dApp), la democratizzazione della finanza decentralizzata (DeFi) e i numerosi hack dei protocolli hanno fatto capire a molti utenti la necessità di proteggere i vari ecosistemi e di non affidarsi solo alle prestazioni.
Conclusione
Un layer 0 è essenziale per il corretto funzionamento di ogni blockchain.
Ogni blockchain ha un proprio layer 0, al di sopra del quale si trova almeno un layer 1 che contiene, ad esempio, applicazioni decentralizzate. Al di sopra di questo livello 1, possono esserci uno o più livelli 2 che consentono di apportare miglioramenti alla blockchain sottostante (L1).