Altre soluzioni di layer 2 (L2) per Ethereum non offrono rendimenti, causando una perdita di valore degli asset nel tempo. È in questo scenario che emerge Blast, presentandosi come l’unico L2 di Ethereum a offrire un rendimento nativo su ETH e stablecoins.
Con un valore totale bloccato (TVL) di centinaia di milioni di dollari e numerosi protocolli all’interno del suo ecosistema, Blast sta guadagnando rapidamente attenzione nel settore.
Cosa è Blast? Come funziona il protocollo? Scopriamo di più nel corso di questo articolo.
Cosa è Blast?
Blast rappresenta un nuovo optimistic rollup (layer 2) che offre un rendimento nativo su Ethereum. A differenza di altri L2 che non generano rendimenti, Blast permette ai suoi utenti di godere di un rendimento nativo su stablecoins e ETH.
Questo rendimento, proveniente dalla detenzione di stablecoins o di Ether (ETH) su Blast, deriva da protocolli di finanza decentralizzata (DeFi) o RWA (T-Bill), ospitati su Ethereum, come MakerDAO (MKR) e Lido (LDO). I rendimenti sono poi distribuiti automaticamente ai conti degli utenti su Blast.
Il rendimento nativo di Blast può raggiungere fino al 4% per l’ETH e al 5% per gli stablecoins, con i premi che si accumulano automaticamente al saldo, permettendo di sfruttare l’effetto degli interessi composti.
Oggi, Blast sta vivendo una crescita impressionante del suo TVL e del numero di utenti, con oltre 770 milioni di dollari di fondi bloccati.
Storia e Finanziamento
L’iniziativa di Blast è stata guidata da Pacman, il creatore di Blur, la più grande marketplace NFT su Ethereum, noto per uno degli airdrops più significativi su Ethereum, che ha generato grande interesse intorno al progetto.
Il team di Blast include membri provenienti da FAANG, da prestigiose università come Yale, MIT, Nanyang Technological University, e Seoul National University, con esperienze in alcuni dei più grandi protocolli di DeFi e Web3.
Il finanziamento di Blast, che ammonta a 20 milioni di dollari, è stato fornito da note società di venture capital come Paradigm, Standard Crypto, eGirl Capital, Primitive Ventures, e altri leader del settore, confermando il loro sostegno al progetto.
Funzionamento del Protocollo Blast
Come menzionato in precedenza, Blast si basa su una tecnologia chiamata “Optimistic Rollup“, una soluzione per aumentare la capacità di transazione mantenendo la sicurezza e la decentralizzazione della rete principale.
Questa tecnologia funziona aggregando più transazioni (off-chain) in un unico gruppo, che poi viene processato come una singola transazione sulla blockchain principale (L1), riducendo notevolmente il costo del gas e migliorando la velocità delle transazioni.
Inoltre, Blast è definito come “EVM Equivalent“, ovvero una rete che mantiene la compatibilità e le funzionalità della Machine Virtuelle Ethereum (EVM), permettendo così agli sviluppatori di implementare applicazioni decentralizzate (DApps) senza necessità di modificare il codice originale.
Questa caratteristica è un vantaggio significativo rispetto ad altri network compatibili EVM, poiché elimina la necessità di adattare il bytecode, facilitando il trasferimento delle DApps su Blast.
Il rendimento nativo offerto da Blast è reso possibile grazie a meccanismi on-chain come il Auto-Rebasing, che analizzeremo qui di seguito:
Auto-Rebasing
A differenza di altri token che richiedono versioni “wrapped” (come WETH) o “staked” (come STETH), l’ETH su Blast subisce un “rebasaggio nativo” direttamente sulla L2 (Blast).
Quando parliamo di “rebasaggio nativo”, intendiamo che il saldo in criptovalute in un portafoglio può aggiustare automaticamente la sua quantità per riflettere i cambiamenti di valore dovuti ai rendimenti o all’inflazione, senza la necessità di interventi manuali da parte dell’utente.
In altre parole: il saldo di ETH degli indirizzi di conto esterno (EOA) si “rebase” automaticamente, riflettendo i rendimenti generati. Allo stesso modo, Blast introduce USDB, uno stablecoin nativo che beneficia anch’esso di questo rebasaggio automatico, offrendo un valore aggiunto simile a quello dell’ETH sulla piattaforma.
Staking L1 e Rendimento T-Bill
Lo staking sulla couche 1 (L1) di Ethereum, specialmente dopo l’aggiornamento “Shanghai”, gioca un ruolo cruciale nel funzionamento di Blast. Concretamente, il rendimento generato dal staking di ETH proviene da piattaforme come Lido Finance, un protocollo di liquid staking decentralizzato. I rendimenti sono poi trasferiti automaticamente agli utenti attraverso l’Auto Rebasing di ETH su L2.
Per gli stablecoins, il rendimento deriva dal protocollo “T-Bill” di MakerDAO, che permette agli utenti che trasferiscono (bridge) degli stablecoins verso Blast di ricevere USDB.
Un protocollo “T-Bill” si ispira agli approcci decentralizzati simili ai bono del Tesoro tradizionali, offrendo un rendimento fisso su investimenti a breve termine.
Condivisione dei Ricavi dei Gas
Un altro aspetto interessante di Blast rispetto ad altri L2 è la sua politica di condivisione dei ricavi generati dai costi di gas.
Mentre altri L2 possono trattenere questi ricavi per sé stessi, Blast li redistribuisce agli sviluppatori di applicazioni decentralizzate (Dapps) in modo programmatico.
Questo modello permette agli sviluppatori di mantenere questi ricavi o di utilizzarli per sovvenzionare i costi di gas per i loro utenti, creando un ecosistema più attraente e sostenibile per lo sviluppo di applicazioni.
Ecosistema BLAST
Attualmente, numerosi protocolli si sono dispiegati su Blast
- SynFutures: una piattaforma di trading di contratti a termine (futures) decentralizzata che introduce Oyster AMM, un modello di AMM che combina i modelli di carnet d’ordine e di AMM completamente on-chain per migliorare la liquidità. Per saperne di più su SynFutures, [clicca su questo collegamento]
- Ring Protocol: uno swap decentralizzato che ottimizza l’utilizzo degli assets su Blast. Ring permette agli utenti di scambiare token, di fornire liquidità ai pool su Ring Swap per guadagnare commissioni sugli scambi, e di migliorare il loro rendimento attraverso il portale di yield farming di Ring. Ovviamente, questo è supportato dall’infrastruttura di Blast per assicurare transazioni sicure.
- Orbit Protocol: un protocollo di liquidità decentralizzato che facilita il prestito e il prestito di assets su Blast, sfruttando il rendimento nativo di Blast per offrire un’esperienza di prestito/prestito superiore. Fornendo assets supportati da Blast per un periodo di prestito predeterminato, i prestatori ricevono Orbit Assets (oAssets) che rappresentano il capitale iniziale più il rendimento accumulato. Gli emprestiti possono, a loro volta, ottenere prestiti fornendo assets di Blast come garanzia.
Airdrops
Dal lancio del protocollo, Blast ha annunciato numerosi airdrops, sia per i suoi utenti sia per gli sviluppatori dell’ecosistema.
Airdrop per gli Utenti (Blast Points)
Metà di questo airdrop è riservata ai “Blast Points“, che si accumulano automaticamente in base al saldo in ETH/WETH/USDB (depositato tramite il bridge di Blast). Gli utenti possono aumentare i loro punti incrementando la loro posizione, oltre a beneficiare del rendimento nativo menzionato in precedenza.
Le invitazioni svolgono anche un ruolo significativo: si riceve il 16% di commissioni dai punti guadagnati dai propri affiliati (inviti diretti) e l’8% dagli utenti invitati dai propri affiliati (inviti indiretti).
Per vedere la propria posizione nella classifica generale degli utenti di Blast: [clicca qui]
Airdrop per gli Sviluppatori (Blast Gold)
Inoltre, Blast offre “Blast Gold” destinati agli sviluppatori del suo ecosistema. Il Gold è assegnato manualmente a Dapps considerate meritevoli da Blast.
In concreto, il Gold è pensato per stimolare la crescita delle Dapps implementate su Blast. Tuttavia, un’attenzione particolare è rivolta alle Dapps che si impegnano a ridistribuire completamente questi incentivi (i Gold) ai loro utenti, utilizzando l’API Blast Points per questa distribuzione.
Questo è il caso del protocollo SynFutures, che ha recentemente annunciato che tutto il Gold ricevuto da Blast sarà redistribuito ai suoi utenti (per saperne di più: [clicca su questo collegamento]).
La distribuzione del Gold avviene ogni 2-3 settimane, basata su criteri come la popolarità e l’utilizzo delle funzionalità native di Blast da parte delle Dapps. Inoltre, gli sviluppatori sono incoraggiati a integrare completamente l’API Blast Points per massimizzare i benefici di questo airdrop per la loro comunità.
Per coloro interessati a capire come qualificarsi per l’airdrop di Blast, si consiglia di consultare questa guida: [clicca qui]
Come Acquistare i Token $BLAST
Sebbene il token $BLAST non sia ancora quotato nelle piattaforme di scambio, gli investitori possono speculare sul prezzo dell’asset nei mercati pre-market.
Un’iniziativa del genere è attualmente offerta da AEVO, un protocollo di trading decentralizzato dove è possibile speculare sul prezzo del $BLAST.
Attualmente, il token $BLAST in pre-market si scambia a circa 6,2 dollari su AEVO.
Conclusioni
Infine, Blast si distingue come l’unica soluzione L2 che offre un rendimento nativo per ETH e stablecoins.
Con un modello economico robusto e vari airdrops in corso, è probabile che Blast continui a guadagnare attenzione e ad attrarre sia sviluppatori che investitori nei prossimi mesi.
Offrendo una piattaforma dove gli asset non rimangono inerti, Blast potrebbe emergere come uno dei protocolli più utilizzati nei prossimi anni.